3. Invito a cena con libro (io con Pigmeo)
Non gliel’ho mai detto, ma la mia amica Maddi pare un target: giovane, laureata e masterizzata, milanese, neo mamma, sempre connessa, con l’iphone. Una che il pomeriggio si guarda le esterne di Uomini e Donne e intanto manda le mail agli amici e magari organizza una cena di Natale.
Non so voi, ma per me fare regali a tutte le persone a cui sono affezionato è una fatica notevole, e non so voi, ma a me piace molto regalare storie, perché oltre all’oggetto fisico si regala un mondo, un modo di pensare, una visione delle cose. Però come si fa a tenere conto di tutte le storie che hanno letto gli altri? Ogni volta che qualcuno mi dice “ho letto – ho visto – ho giocato a” dovrei mettere mano alla moleskine e segnarmelo: sai che entusiamo. Ora qualcuno mi dirà che c’è una bellissima applicazione per iPhone che fa questo al posto tuo, è gratuita e integrata con twitter… ma io ho al massimo l’INQ1 per un mese.
Per cui a casa di Maddi si organizza la pesca, la riffa, il lotto dei libri: ognuno ne compra uno, lo impacchetta, lo mette sul tavolo e a fine cena si procede all’estrazione, che consiste banalmente nel fatto di buttarsi nella mischia e arraffare il pacchetto che ispira di più. Le uniche regole sono: nessuno può prendere il libro che ha portato, se uno pesca un libro che ha già lo può barattare, essere neomamma o padrona di casa non costituisce titolo preferenziale per estrarre prima.
Tanto per stare tranquillo, io ho girato agli altri il link alla mia pagina di anobii, dove ci sono i libri che ho letto nell’ultimo periodo.
Quest’anno ho portato Pigmeo, di Palahniuk, contravvenendo a un mio principio: non regalare libri che non ho letto. Pigmeo però mi è sta mandato via Gallizio con il preciso scopo di “farlo girare”, dato che per il successo di un libro si può contare su due elementi: o spendere molto in pubblicità e promozione media (vedi Vespa) o stimolare/sfruttare il passaparola (vedi L’eleganza del riccio). Purtroppo non ho fatto in tempo a leggere Pigmeo, dato che era nello zaino disperso a San Pietroburgo, ma per rispettare l’impegno preso ne ho comprata una copia per la riffa, ho motivato la mia scelta davanti agli altri e ora aspetto che il nuovo possessore del libro mi dica cosa ne pensa.
Qualcuno di voi lo ha letto?
Per la cronaca, io ho estratto un saggio di James Hillman, “Senex e Puer”, e una volta visti tutti i libri forse quello che mi ispirava di più era “Taglia e cuci” della Satrapi.
Nota finale, sempre all’insegna del passaparola: facendo il punto di fine anno, i libri che mi hanno più colpito nel 2009 sono stati “Atonement” (Espiazione) di McEwan, “Never let me go” (Non lasciarmi) di Ishiguro e “Il sergente nella neve” di Rigoni Stern.
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