Appunti visivi dal Carnevale di Notting Hill

§ agosto 29th, 2013 § Filed under Viaggi § Tagged , , , , , , , § No Comments

Una volta Gianni Clerici, commentando una non memorabile partita di tennis, ha iniziato una delle sue famosi digressioni su tutt’altro argomento. Alla fine del racconto ha ammesso candidamente di non avere idea se questo fosse vero o no, ma che non bisogna mai rovinare una bella storia con la verità.

Ecco, faccio sempre tesoro di tale insegnamento quando qualcuno mi racconta una storia che mi piace: non pretendo che sia tutto vero e mi metto comodo comodo in ascolto.

“Ma tu sai perchè a Londra si festeggia ad agosto un carnevale con musiche e balli caraibici?”

“No”

“Negli anni ’60 a Notting Hill cominciò un periodo di notevole violenza di origine razziale per le strade. Gruppi di neri e gruppi di bianchi misero a ferro e fuoco le strade, segnando moltissimo una zona così pacifica, tranquilla e elegante come Notting Hill. Pare che le immagini dell’epoca siano davvero incredibili per chi le guardi oggi e si immagina le strade in cui successe. Il Carnevale nacque come festa spontanea (all’inizio si teneva addirittura al coperto) e catartica per celebrare la fine di quel periodo, un’occasione per festeggiare tutti insieme la cultura delle popolazioni afro-americane e l’integrazione razziale.”

[Non so quanto questo racconto sia esatto, potrei controllare su Wikipedia, rimango fedele alla regola delle storie che mi piacciono].

A me questo Carnevale di agosto, tra le strette ed eleganti vie di Notting Hill, è sembrato proprio così: un festoso, eccessivo, pacchiano e travolgente momento di integrazione.

Ogni gruppo, con i suoi costumi, i suoi musicisti e ballerini è più un invito a partecipare che non a ammirare.

Persone con la musica nelle vene accanto a goffi  o pigri figuranti, fisici scolpiti a stretto contatto con gioiosi corpi debordanti, giovani nel fiore degli anni che cedono il passo a persone che di carnevali ne devono avere visti.

Notting Hill Carnival Parade  IMG_7242

Tutto parte come una vera parata di ballo e sartoria, poi metti insieme tanta bellezza, tanti corpi, tanto ritmo ossessivo, tanto alcol e il ballo diventa sempre più stretto, il movimento più ondoso e la voglia più evidente.

Diciamo che si passa dal “guarda come te la ballo” a “guarda dove  te l’appoggio”, che può essere anche “guarda dove me lo metto”, perché l’integrazione è totale e uomini e donne si comportano allo stesso modo.

Carnival of Notting Hill, Parade  Carnival of Notting Hill, Parade

 

Carnival of Notting Hill, Parade  Carnival of Notting Hill, Parade

Intorno turisti, londinesi, inglesi, persone che semplicemente abitano nella zona che iniziano timidi, fanno qualche foto, poi si lanciano nelle danze, seguono il corteo, si disperdono, provano il primo timido appoggio, il secondo è già più deciso, salgono sui tetti, si mascherano, si mettono in posa.

Carnival of Notting Hill, Parade  Carnival of Notting Hill, Parade  Carnival of Notting Hill, Parade  Carnival of Notting Hill, Parade

Il tutto bevendo, bevendo, bevendo e mangiando lo stesso cibo di strada che si mangia in tutto il mondo, l’unico verso segno spontaneo e tangibile della globalizzazione: la pannocchia.

Col senno di poi, il grande panico che sembrano avere nel quartiere per il Carnevale mi è sembrato un ottimo distillato di spirito inglese: un modo per organizzare tutto, per lamentarsi di tutto (che gli inglesi siano, a modo loro, degli infiniti e innocui brontoloni, lo sostiene l’antropologa Kate Fox) e creare tanto bel chitchat.

Così la mia vicina di casa che prima mi racconta che il carnevale è bellissimo, poi mi consiglia di fuggire, infine mi confessa che lei e suo marito si sono conosciuti proprio alla parata. La mia storia preferita: pare che nei giorni appena precedenti a Londra cali la microcriminalità per paura di farsi beccare e perdersi il carnevale. L’allarme più buffo: “attenti alla disidratazione”, detto in una città che galleggia sull’acqua ed è annaffiata da pioggia e birra.

In ogni caso i negozi si barricano e prima dell’arrivo della parata l’atmosfera è surreale.

Westbourne Gorve, Carnival

Alla fine di due giorni danzanti e licenziosi, dopo tanto strusciare, bere, arrapare ho visto ragazzi a malapena vestiti salutarsi educatamente con due bacetti sulle guance e tutto questo carnevale mi è sembrato un bellissimo modo per fare tanto rumore quanto devono averne fatto le sommosse urbane, usando altri strumenti e diversi contatti fisici e soprattutto col sorriso sulle labbra.

Carnival of Notting Hill, Parade  WP_20130826_021[1]

Carnival of Notting Hill, Parade

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